L'onda

Durante la settimana a tema un insegnante di storia di una scuola superiore tedesca, Rainer Wenger, si trova a dover affrontare il tema dell'autocrazia, benché egli avrebbe preferito quello dell'anarchia, più vicino ai suoi ideali. Gli studenti, inizialmente annoiati dall'argomento, non credono possibile che una nuova dittatura possa essere instaurata nella moderna Germania, poiché la gente ha imparato dagli errori del passato. L'insegnante decide allora di organizzare un esperimento, in modo tale da dimostrare agli allievi come le masse possano essere facilmente manipolate.
L'esperimento coinvolge la classe stessa e ha inizio con la scelta di un leader, il quale viene individuato nell'insegnante, e l'imposizione di alcune regole basilari. Wenger, per far sì che la classe cominci ad essere più unita, cambia la disposizione dei banchi, in modo tale che i gruppetti di amici vengano stravolti e gli studenti meno bravi possano trovarsi vicino a quelli più bravi, aiutandosi l'un l'altro e migliorando nel complesso i risultati della classe. Infine, quando gli studenti vogliono dire qualcosa ad alta voce, devono alzarsi in piedi e dare risposte brevi e concise. Wenger mostra inoltre ai suoi studenti come l'effetto di marciare all'unisono possa farli sentire un'unica entità.
Il passo successivo all'identificazione del gruppo, è quello di dargli un nome, scelto tra varie proposte degli studenti e selezionato tramite votazione. Viene scelto "L'onda" ("Die Welle") e viene ideato anche un apposito logo. Ogni studente dovrà poi indossare una sorta di divisa, costituita da camicia bianca e jeans, in modo tale da rimuovere le distinzioni individuali e di classe. Inoltre viene inventato un saluto, ovvero la simulazione, fatta con il braccio destro, di un'onda. Due ragazze, Carol (Karo) e Mona, non accettano le decisioni del gruppo e abbandonano l'esperimento, disgustate da come la classe abbia abbracciato in modo acritico gli ideali dell'Onda.
I ragazzi del gruppo iniziano a diffondere nell'intera città il logo dell'Onda per mezzo di adesivi e bombolette spray, verniciando addirittura le impalcature che nascondono il municipio; iniziano, inoltre, a tenere feste in cui solo i membri del movimento sono autorizzati a partecipare, discriminando chi non ne fa parte. Un giovane in particolare, Tim, un ragazzo che sin dall'inizio del film si capisce essere insicuro, sottomesso al più forte e anche psicolabile, inizia a identificarsi in modo ossessivo col gruppo, visto che soltanto al suo interno riesce a sentirsi finalmente accettato. Egli si propone perfino di diventare la guardia del corpo di Wenger, ossessionando lui e la fidanzata.
La forza dell'Onda è sempre più dirompente e ben presto il progetto sembra sfuggire di mano al suo stesso ideatore, il quale non riesce a porvi fine prima che esso conduca a tragiche conseguenze e spiacevoli episodi di violenza; Wenger infatti, soffrendo di un complesso di inferiorità rispetto agli altri professori, si sentirà estremamente coinvolto dal gruppo in quanto suo leader, rendendosi "cieco" a quello che il gruppo in realtà sta diventando. A un certo punto, perdipiù, la sua fidanzata lo lascia, disgustata dal comportamento quasi dittatoriale che l'uomo ha assunto. Solo quando Marco va a casa del professore e gli fa aprire gli occhi sulla gravità che sta portando l'esperimento, si rende conto di quanto sta accadendo e decide, prima che sia troppo tardi, di sciogliere il movimento. Dapprima, tutti gli studenti reagiscono male, delusi dal repentino cambiamento del loro fidato leader, ma poi grazie a un piano ideato da Marco e Wenger il corpo studentesco capisce l'insensata ossessione a cui tutta la scuola è arrivata e decidono di eliminare il movimento. A questo punto Tim, vedendo distrutta l'unica cosa in cui credeva, perde completamente il senno e, minacciando i presenti con una pistola, prima spara alla spalla ad un altro ragazzo e poi si uccide. L'iniziale convinzione degli studenti sull'impossibilità della nascita di una nuova dittatura in Germania risulta così clamorosamente e dolorosamente smentita dai fatti, mentre Wenger, responsabile dell'accaduto, viene arrestato (o forse si fa arrestare) dalla polizia, mentre tutti, allievi, insegnanti e anche la sua ragazza, lo guardano venir portato via con rabbia e tristezza.

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